
MEDIAMENTE BULLO
Percorso di prevenzione e gestione delle situazioni conflittuali rivolto alle scuole di ogni ordine e grado
Tutte le dinamiche conflittuali, e in particolare quelle che riguardano fenomeni di bullismo, si autoalimentano a causa dell’incapacità degli attori principali (vittime, carnefici e osservatori) di riconoscersi all’interno o all’esterno della dinamica stessa: quando ci si rende conto, spesso, l’escalation ha già raggiunto un livello tale da rendere difficile, se non impossibile, il ristabilirsi della situazione pacifica dalla quale si era partiti.
Il metodo “MediaMente Bullo” si sviluppa in differenti tappe, con l’obiettivo di instillare nella scuola la cultura della mediazione come strumento efficace di gestione dei conflitti, con particolare attenzione verso quei fenomeni che sono particolarmente diffusi nei contesti scolastici, come per l’appunto il bullismo.
Si tratta di un percorso graduale, che per poter mostrare la sua efficacia necessita di un’adesione nel tempo della scuola. Grazie al lavoro svolto nelle classi i ragazzi/bambini avranno più facilità nel riconoscersi all’interno di un conflitto, o nel riconoscere una situazione di tensione nella propria classe, arrivando a chiedere un intervento esterno “prima che sia troppo tardi” e che il conflitto si trasformi in litigio fisico e violento.
Si partirà dalla definizione più generale di “conflitto”, fornendo ai ragazzi gli strumenti necessari per riuscire a riconoscere/riconoscersi in un conflitto, per poi scendere mano a mano nella specificità del bullismo. Partendo dal presupposto che l’intervento possa essere utile tanto sul bullo quanto sulla vittima e chiarendo che un ruolo fondamentale è anche rivestito da tutte le persone apparentemente esterne alla situazione conflittuale, i ragazzi saranno guidati nell’esplorazione di se stessi, che finisce col trasformarsi in esplorazione dell’“altro” diverso da me (ma forse non poi così tanto…). Al termine del percorso verrà introdotto ai ragazzi lo strumento della mediazione come mezzo attraverso il quale gestire il conflitto e ri-scoprire l’altro, grazie all’intervento di una figura terza imparziale.