DICONO DI NOI
Un passaporto per “essere umani”

Consiglio Regionale del Piemonte
SPIRITUALITÀ DIFFUSA

SPIRITUALITÀ DIFFUSA - 23 giugno 2016
Gandhi si chiedeva se fosse una civiltà quella che misura il progresso in base a quanti abiti la gente ha o in quanto più velocemente si sposta. A distanza di un secolo da quelle parole, c’è chi la risposta l’ha trovata con la meditazione e in alcuni casi con il rifiuto della società del consumo e dell’apparenza. C’è anche chi cerca e ricerca di vivere valori etici e spiritualità in luoghi insoliti e inseriti in contesti consueti come le città o addirittura gli uffici e le sedi aziendali. Professionisti, manager e impiegati che non vogliono farsi assorbire dalla routine quotidiana e si mettono alla ricerca di spazi per la preghiera e il silenzio sia condivisi che in maniera solitaria.
In questa puntata ospitiamo Espedita Fisher, scrittrice e studiosa delle grandi scelte mistiche della contemporaneità italiana e curatrice di una collana sulla spiritualità.
Vedremo anche un servizio sull’Eremo del Silenzio realizzato da Elena Sanfilippo nell’ala dell’ex carcere duro “Le Nuove” di Torino con il fondatore Juri Nervo di Essere Umani Onlus, mentre Mariachiara Martina ci racconterà il progetto Impresa Orante.
BLU CONTRO IL BULLISMO

BLU CONTRO IL BULLISMO - Martedì, 7 febbraio 2017
Come non diventare bulli

In classe si studia come non diventare bulli - 21 settembre 2016
Imparare a litigare, per evitare prevaricazioni e violenze. Si chiama “Mediamente Bullo” ed è il nuovo progetto con cui quindici scuole piemontesi cercano di prevenire il bullismo: un’iniziativa che viene sperimentata a Torino (sono coinvolti anche istituti di Biella e Vercelli) e se funzionerà sarà portata in tutta Italia.
L’OBIETTIVO
L’obiettivo è insegnare ai ragazzini come si gestiscono i conflitti: “Vogliamo convincerli – spiega l’ideatore Juri Nervo – che quando due persone discutono non è necessario che uno vinca e l’altro perda. Ci si può mettere d’accordo, si può vincere entrambi”. Si possono soprattutto tenere i nervi saldi: capire quando si sta perdendo il controllo e fermarsi prima di alzare le mani o usare parole pesanti. Cioè prima di diventare bulli. Nervo, educatore e fondatore di “Essere Umani”, la onlus torinese che lavorerà nelle classi, è sicuro che i bambini apprenderanno in fretta l’arte della mediazione: “Useremo tanti esempi e ragioneremo con loro. Poi formeremo anche docenti e genitori e apriremo sportelli di aiuto nelle scuole”. Il programma, che è stato presentato stamattina al Liceo D’Azeglio, prevede moduli da sei ore in 45 prime medie del territorio: si va dalla Nievo Matteotti alla Nigra, passando per la Meucci e lo Spinelli. Saranno coinvolti un migliaio di studenti di tutte le circoscrizioni e si partirà ad ottobre.
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L’IDEA
L’idea però cammina da mesi: ad aprile l’Ufficio Scolastico Regionale ha firmato un protocollo d’intesa con il Rotary (Distretto 2031) e la fondazione Doing Philanthropy, che sosterranno “Essere Umani” fino al 2019. Per il Rotary torinese è la prima azione contro il bullismo (alcuni club si erano già attivati per il contrasto al cyberbullismo) e per Doing Philanthropy il primo investimento sull’educazione in Italia. La onlus, guidata dal vercellese Paolo Saviolo, è attiva in Nepal, Ghana e Stati Uniti e ha stanziato i 10 mila euro che finanziano l’avvio di “Mediamente Bullo”. Ma Saviolo e i rotariani sono già pronti a replicare la campagna su scala nazionale.
Mediamentebullo

Mediamentebullo - 24 settembre 2016
Dibattito sulla piaga del bullismo

Dibattito al D’Azeglio sulla piaga del bullismo - 2 ottobre 2016
L’unico metodo per sradicare la piaga del bullismo dalla nostra società è quello di cambiare la mentalità, imparando la prevenzione tra i banchi di scuola. Ne sono convinti i sostenitori del progetto «Mediamentebullo», presentato il 21 settembre presso l’aula magna del liceo D’Azeglio. È promosso dal Rotary Distretto 2031 (afferente al territorio del nord Piemonte e della Valle d’Aosta e appresentato dal governatore in carica Enrico Reiteri), in collaborazione con l’Associazione Doing Philantropy onlus (con il presidente Paolo Saviolo) che sosterranno economicamente e affiancheranno il lavoro di «Essereumani onlus», realtà ormai affermata sul territorio che si occupa di didattica sociale, recupero e dialogo con i carcerati, mediazione.
E proprio di mediazione si tratta in questo progetto. Attraverso la specifi cità de «La bottega di umanità», progetto di Essereumani onlus che si impegna nel campo della formazione e delle campagne sociali, si sviluppa il percorso di prevenzione
e gestione delle situazioni confl ittuali rivolto alle scuole secondarie di primo grado. Si parte dunque dalla scuola media «perché è proprio lì che esplodono queste dinamiche confl ittuali, anche se hanno origine in altri contesti ancora più a monte» afferma il dirigente dell’Uffi cio per lo studente, l’integrazione e la partecipazione, Franco Calcagno. Dinamiche che si moltiplicano per la diffi coltà degli attori (vittime, carnefi ci ed osservatori) di individuare e riconoscersi parte di questa confl ittualità. «Dobbiamo allora agire alla radice del problema, non solo porvi rimedio a livello giudiziario – nota la prof.ssa Nadia Carpi, referente regionale dell’Osservatorio del bullismo per l’Uffi cio scolastico regionale – ma aiutando i ragazzi nella mediazione del confl itto, insegnando loro che non è necessaria la logica
della prevaricazione».
Il protocollo d’intesa, fi rmato dai soggetti impegnati a vari livelli nel progetto, prevede una fase di studio propedeutica alla realizzazione dell’intervento, che partirà in questo anno scolastico in 15 istituti
di istruzione, scelti dall’Ufficio scolastico, tra quelli che sono particolarmente interessati dal problema bullismo: il percorso di sensibilizzazione si svilupperà su tre tappe e coinvolgerà tutte le classi della
scuola media. Gli educatori di «Essere umani» porteranno i ragazzi a riconoscersi all’interno di una dinamica confl ittuale o di tensione, primo passo per imparare a chiedere aiuto e successivamente maturare la capacità di gestire e placare la situazione litigiosa grazie alla mediazione. Saranno 45 le classi coinvolte, individuate in 13 istituti delle circoscrizioni torinesi, due a Vercelli e Novara, e il progetto avrà una durata biennale.
«Il bullo e la vittima esistonoperché sono inseriti all’interno di un contesto – sostiene Juri Nervo, presidente di ‘Essereumani’ – noi dobbiamo partire dall’idea che i ragazzi, ma anche gli insegnanti e i
genitori, hanno del confl itto, per insegnare loro a mediare e a gestirlo».
Su questo tema interviene anche il dirigente Calcagno: «La prevenzione al fenomeno del bullismo è un punto fondamentale per la scuola. Mediazione e contesto preventivo sono gli strumenti giusti per
combattere il fenomeno, ma si possono realizzare solo se la scuola non è disgiunta dagli altri attori dell’educazione». Parla di comunità educante, che comprende oltre all’istituzione scolastica, gli enti
pubblici, le forze dell’ordine, il mondo del volontariato, le parrocchie e gli oratori, ma soprattutto la famiglia. «Spesso le famiglie non sono preparate a questi fenomeni: ci sono dei campanelli di allarme,
che possono signifi care molti altri problemi, e non necessariamente un fenomeno di bullismo; quello che suggeriamo sempre, però, è di interessarsi, di indagare presso gli amici, nella scuola».
Auspica ancora Franco Calcagno: «Tutti gli attori della comunità educante devono cominciare a parlarsi.